Attivazione 04/06/2016 Torre Ruggiero Ref.RC004 Castello Emmarita(Ruffo) Ref. RC003
il fortino di Piale ATTIVAZIONE 11/10/2014 NOM.IQ8VX/P -IK8TGH IZ8PNU IZ8FXI
Piale, in posizione panoramica sullo Stretto di Messina sopra le colline che sovrastano Cannitello, è una vera terrazza sul mare, dal quale si ammira l’incantevole vista sullo Stretto fino a Capo Peloro. Le prime testimonianze storiche risalgono a metà del 1500, quando il corsaro turco Dragut tentò di sbarcare sulla costa calabra nel tratto denominato “Pezzo” o “Punta della Volpe”. Le imbarcazioni del corsaro turco furono avvistate da “Torre Piraina” eretta nel 1550 nella località Piale di Villa San Giovanni (per l’avvistamento e la difesa costiera) e vennero tenacemente respinte dalla popolazione. Piale, sorto come tanti altri nostri borghi, alla fine del XVI secolo, dopo che la battaglia di Lepanto (1571) segnò il tramonto della potenza turca sul mare, rendendo le nostre coste più sicure; si sviluppò urbanisticamente sui due costoni dello Spuntone e dell’Acquavecchia, alle pendici del quale fu costruita, nel 1740 circa, la Fontana Vecchia, la più antica fonte pubblica del territorio.
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Assurto agli onori della cronaca europea nel 1810, quando dalle sue alture, il Re di Napoli Gioacchino MURAT, governò per quattro mesi il Regno; egli muovendosi da Napoli per la conquista della Sicilia ancora in mano borbonica e difesa dalla Marina Inglese, giunse a Scilla il 3 giugno 1810 e vi restò fino al 5 luglio, cioè fino a quando non fu completato il grande accampamento di Piale sullo splendido poggio panoramico, località da lui scelta per la sua posizione particolarmente strategica.
Nel breve periodo di permanenza in queste località, il Re Gioacchino fece costruire i tre forti di: Torre Cavallo, il forte di Altafiumara e il forte di Punta Pezzo (o Piale) con torre telegrafica. Il 26 Settembre di quello stesso anno, constatando impresa difficile la conquista della Sicilia, (dove si era rifugiato Ferdinando IV, sotto la protezione degli inglesi, dei quali un esercito era accampato a Punta Faro a Messina, sui Monti Peloritani), pose fine all’accampamento di Piale, levò le tende e ripartì per la capitale.
Teatro dello scontro tra le truppe di Garibaldi e quelle Borboniche di Melendez e Briganti il 23 agosto 1860, il Paese divenne punto strategico per la difesa dello Stretto con la costruzione del Forte Beleno nel 1888 (circa), per far posto al quale venne abbattuta la Torre del Piraino, con l’annesso Fortino Murattiano
Informazioni frammentarie, riguardanti il periodo della 2ª Guerra Mondiale, sono fornite da alcuni anziani del luogo che ricordano il bombardamento avvenuto il lunedì del 12 luglio 1943 a mezzogiorno circa, dove persero la vita, molti militari. In seguito alle esplosioni la parte centrale de Forte è stata interamente devastata; rimangono, infatti, in piedi le estremità Nord e Sud. Non è ben chiara la destinazione originaria degli ambienti superstiti utilizzati dai militari fino al 1980, come deposito di materiale esplosivo. Oltre alle camere dove la polvere veniva preparata e conservata, vi erano i dormitori per i militari, i servizi e vari uffici. Per qualche anno, dopo la smilitarizzazione avvenuta nell’80, la costruzione è stata utilizzata come deposito degli automezzi sequestrati dall’Arma dei Carabinieri; ovunque infatti sono sparsi parti di autoveicoli. Durante quel periodo il custode ha costruito diversi fabbricati abusivi, alcuni addossati al Forte, causando anche danni all’interno del complesso.
Ultimamente, nel cortile interno del fortino, è stata installata una grossa antenna di telefonia cellulare deturpando ancora una volta la bellezza di questo luogo che oramai si trova in uno stato di totale abbandono.
ATTIVAZ. 28/06/2014 ARI VILLA SAN GIOVANNI
Castello: New One
Censimento: 01/01/2000
Locazione: Fiumara Ref.RC023
Provincia: Reggio Calabria
WCA: I-08041
Soci partecipanti: IK8TGH IZ8PNU IZ8FXI
«Borgo fortificato, in epoca medievale, per un certo periodo fu occupata dai mori. Divenuta in seguito capoluogo di baronia, fu concessa da Carlo I al nobile casato dei Ruffo, da cui passò ai Sanseverino di Terranova Sappo Minulio. Nella prima metà del XV secolo, entrò a far parte dei possedimenti dei Carafa, ai quali, sul finire del Cinquecento, subentrarono nuovamente i Ruffo. Compresa nel cantone di Reggio di Calabria, ai tempi della Repubblica Partenopea, con le riforme attuate dai francesi, all’inizio dell’Ottocento, fu inclusa dapprima tra le università del cosiddetto governo di Villa San Giovanni e poi tra i comuni del circondario facente capo a questa cittadina. I Borboni le aggregarono la località Salice, divenuta indipendente verso la metà del XIX secolo. ... Il territorio, classificato collinare, ha un profilo geometrico irregolare, con differenze di altitudine molto accentuate. L’abitato, che, con i resti del castello medievale, ricorda la funzione difensiva dell’insediamento, è interessato da una forte crescita edilizia; situato su un costone, ha un andamento plano-altimetrico vario. Sullo sfondo dorato dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, campeggia una torre rossa, merlata alla ghibellina e munita di due cornicioni, a guisa di marcapiani, sostenuti da beccatelli».
Attivazione Sez.ARi Villa San Giovanni R.C. IQ8VX/P 16/11/2013
Castello
Altafiumara Ref. DCI RC083
Op. Antonio IK8TGH, Giuseppe IK8ENO, Daniele IZ8PNU, Gino,IZ8MWG,
Demetrio IZ8FXI
Il Castello di Altafiumara nasce come fortezza borbonica a fine '700 col toponimo
Dopo i danni causati al forte dal terremoto del 1783,
Ultimata la sua funzione militare, dopo l'unità d'Italia, la fortezza fu definitivamente abbandonata.
Negli anni '60 alcuni investitori stranieri lo trasformarono in hotel e dopo alcune vicissitudini nel 2000 la struttura è entrata
CENNI STORICI Torre Cavallo Sarà attivata il giorno 19/10/2013 Sez. ARI Villa San Giovanni IQ8VX/P JM78TN GPS: 38.24668 / 15.68035
Torre Cavallo rappresenta uno dei luoghi della provincia di maggiore interesse storico. Uno dei siti archeologici più rappresentativi tra le costruzioni che fanno parte della linea difensiva messa in piedi sullo Stretto di Messina nel tardo cinquecento. Torre Cavallo (il nome deriva probabilmente dalla contrazione popolare del termine latino “caput valli”, capo di difesa) rappresenta una delle aree di maggiore interesse tra i costoni che dai piani dell’Aspromonte scendono a picco sul mare tra i Comuni di Villa San Giovanni e Scilla.La torre fu eretta 1559 a spese dell'Università di Scilla, che dovette pagare un dazio sulla seta alla città di Reggio Calabria. Infatti, essendo le torri e le fortezze le uniche difese a cui gli abitanti facevano volentieri ricorso, essi erano disponibili a sottoporsi ad un tributo. Presso i centri marittimi, infatti, nel medioevo erano solite le incursioni piratesche da parte dei saraceni prima e dei turchi successivamente. Per questo motivo, infatti vennero erette numerose torri di avvistamento sulle punte avanzate delle due coste dello stretto di Messina, fino a definire un efficace sistema di avvistamento e di difesa. Torre Cavallo era infatti parte di un sistema di comunicazione che dopo l’avvistamento attraverso una rete di sentinelle consentiva ai cittadini che risiedevano nelle zone circostanti di rifugiarsi all’interno dei forti o nell’entroterra in caso di attacco nemico.
Partecipanti: IK8TGH IZ8PNU IK8ENO IT9AKC IW9FSG IZ8FXI
Mordi & Fuggi:IK8ERL IZ8EOB
Ottima riuscita.
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Attivato il 13/07/2013 ref. ARLHS ITA-139 Calabria DX Team con la partecipazione della Sez. Ari Villa San Giovanni.
Partecipanti: IK8TGH Antonio, IZ8FXI Demetrio, IZ8PNU Daniele, IW8QFA Fortunato, IT9AKC Massimo, IZ8MWG Gino, IK8VZD Domenico.
Calabria DX Team: IK8YFU Alex, IW8RAO Domenico, IZ8SJA Maurizio.
Infine ha operato con noi HB9FEH Sergio.
Operativi in 20 40 metri, qualche puntatina in 15 in CW.
QSL via bureau: HB9FHZ e via diretta IK8YFU.